Truth, Dare or Hell? - urban fantasy GdR

Posts written by Fabien H. Shaw

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    Fabien H. Shaw | 25 | Licantropo | scheda livello
    Il passo tra ossessione e dipendenza era stato tanto breve quanto terribilmente faticoso. La predilezione che aveva sempre avuto nei confronti dell'africana si era trasformata negli anni in una sorta di imprescindibile necessità di averla a portata di mano... e di telefono.
    Quel periodo nel mese, in particolare, era il momento in cui più aveva bisogno di lei. Tuttavia, gli effetti che la pozione aveva cominciato ormai da tempo ad avere sul suo corpo erano lo strascico di un esperimento che era senza dubbio riuscito, ma al costo di una buona parte della sua sanità mentale.
    Pur di far fronte alle pene dell'astinenza da morfina, aveva cominciato ad abusare di sostanze stupefacenti. Cosa che gli veniva discretamente facile tra le sicure mura del suo locale travestito da saloon.
    Passava la stragrande maggioranza del tempo in uno stato di ovattata euforia che lo rendeva non soltanto più brillante e piacevole di quanto non fosse mai stato da adolescente, ma anche incredibilmente intraprendente. Sembrava che niente e nessuno potesse in qualche modo ostacolare i suoi affari e la sua vita apparentemente perfetta e priva di sbavature.
    Poi, all'incalzare dei giorni che precedevano la luna piena, la smagliante forma del suo fisico e la fittizia lucidità della sua mente venivano surclassate dalla terribile stanchezza che ne pervadeva membra e anima.
    Il suo corpo cominciava a digerire la droga in maniera ben più rapida del solito, complice il metabolismo accelerato che si accompagnava all'avvicinarsi del plenilunio, quindi non c'era dose che riuscisse a tenerlo in piedi.
    La testa gli scoppiava, le ossa dolevano e a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti e quel mese i sintomi dell'astinenza erano arrivati con molta più violenza rispetto al solito. Forse era colpa del caldo. Forse... chissà.

    Ciao, lo -

    Reya non poteva vederlo, ma avrebbe potuto percepire come ci fosse qualcosa che non andava dal suo timbro di voce graffiato dall'incredibile stanchezza. Richiusa la porta dell'emporio alle sue spalle, incespicò nei suoi stessi piedi e dovette addossarsi pesantemente ad una delle superfici più prossime per non rovinare al suolo.
    Un grugnito di dolore mentre cercava di rimettersi in piedi, sbattendo ripetute volte le palpebre nel tentativo di mettere a fuoco l'immagine della strega.

    Lo so. Avevo sbagliato strada.

    Si trascinò in avanti fino a raggiungere il bancone dove l'altra lo stava aspettando, deglutendo a fatica un conato che si sposava alla perfezione con il pallore cinereo del suo volto che l'altra avrebbe solo potuto immaginare.

    Sta peggiorando. Dimmi che hai qualcosa da darmi...

    Aveva il sapore di una preghiera, la sua ultima richiesta. Il tono implorante lasciava intendere quanto bisogno avesse di un qualcosa che gli garantisse una sorta di effetto placebo in vista dell'assunzione della pozione.
    Il respiro affaticato e il sudore che ne imperlava la fronte erano il contorno perfetto a quel suo stato di disgrazia.
    Non permetteva mai a nessuno di vederlo in quella pietosa condizione.
    Reya era, come sempre, l'unica eccezione alla regola.


  3. .
    CITAZIONE (Rhona @ 7/7/2022, 11:51) 


    Io nei sogni sono così, più viziato di Richie Rich,
    Ho una collezione di Patek Philippe
    Che il miei frè il Liguria dicono: "belin!"
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    Sogno le feste un po' snob
    per quelli dello yacht club,
    E i flutes che brillano di Armand de Brignac.
    Tra un quadro di Monet e un costume di Vilebrequin,
    Dai portami con te


    Fabien H. Shaw <3


    Io non mi sento tanto bene.
    Contrattaccherò con qualcosa di altrettanto trash, o per lo meno ci proverò. Sì, è una minaccia.
3 replies since 9/8/2020
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