Venum Angelique

Personaggio Venum Angelique

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    2

    Status
    Offline
    Angelique Venum
    Età10/09/1950 (21 anni eterni - 72 umani)
    Luogo di nascitaSeoul
    SessoF
    RazzaVampiro
    Stato economicoRicco
    AllineamentoCaotico Malvagio
    Lavoro/Anno di corsoAiutante presso Pandemonium Club
    PrestavoltoSeo Ye-ji
    Scheda livello.




    Classi
    DVN (Avanzato) INCT (Medio)
    Aspetto fisico
    23 anni fino alla fine dei secoli. Eterna la gioventù che dimostrano i lineamenti del viso riconducibili alla cultura coreana. Epidermide pallida, eterea, perfetta quanto la superficie di porcellana d'una bambola antica. Rosso sangue le labbra carnose, l'inferiore è tagliato da due anelli (percing) posti alle estremità rigonfiandone la carne. Denti bianchi, dritti, dai canini appuntiti e più allungati degli incisivi, sul sinistro, però, vi è presente un brillantino per pura estetica. Sguardo perennemente annoiato, a mezza palpebra, cupo quanto le iridi nere che inghiottiscono la pupilla apparentemente assente. Lunga la chioma corvina sin a raggiungere i lombi, spettinati dopo un post sbornia epocale. Alta 1.72, corporatura snella, femminile e tonica.
    Carattere
    A primo impatto può sembrare apatica, nulla le interessa davvero, tanto da sembrar con la testa tra le nuvole nonostante argomentazioni valide pronta ad affrontare. Abile conversatrice, devota all'ordine e distinzione tra mondi, razze e allineamento. Odia chi crede di poter essere qualcosa che non è. Ognuno ha il suo posto e deve rispettarlo altrimenti non è degno di poter godere del grande dono della vita, figuriamoci l'eternità. La morte è una punizione sacrosanta, cerimonia che adora effettuare con grande cura difatti solita a rapire la vittima, purificarla dai suoi peccati e divorarla fino all'ultima goccia di sangue.
    Storia
    Non mi è mai piaciuta la Luce. Esalta i contorni, confini sottili, gabbia palpabile dell'anima. Un'ostacolo obbligato e mai scelto. La Luce divide dalle ombre, rendendole più lugubri, pericolose. Gli affibia connotati negativi che, normalmente, non avrebbe. Inoltre, se la si guarda per troppo tempo, brucia gli occhi dannegiandone la retina. Rende ciechi, incapaci d'osservare con attenzione fino a stordirti e farti perdere la concezione dello spazio. Ustiona la pelle lasciando solchi, cicatrici, macchie che mai più andranno via. L'eccessivo calore ci consuma, sgretolando lentamente l'energia. E sei stanco. Senza forze. Con la gola secca. Desideroso di un'oasi fredda che sopraggiunge con l'abbraccio dell'Angelo della Morte.
    Eppure, la Luce, è l'emblema del "Bene". Della Purezza. Del Regno dei cieli nel quale sono chi è degno può averne accesso. Per chi si è sacrificato a nome d'una giusta causa.
    L'oscurità, invece, è una carezza refrigerante. Ti nasconde. Protegge dai pericoli. Una culla dove le idee ed i desideri nascono, vengono espressi. Dove la speranza riesce a brillare senza venir estinta o aggredita. Tutto muta forma tramite la coscienza del singolo. Se hai pensieri negativi, rancori, paure, rimorsi, preocupazioni ed ansie esse si manifesteranno concretizzandosi in un luogo angusto, terrificante ed opprimente. Come se ti mancasse il fiato. Come se il cuore fosse aggredito da una morsa così stretta da farlo sanguinare. La notte diviene lunga, interminabile poichè non vi sono distrazioni della quotidianità odierna. Siamo soli con noi stessi. Diverso è per chi cerca consiglio alla Luna, per chi affida alla Notte le riflessioni. I poeti rendono grazia, trovandone ispirazione. Avvicina l'amore, lontano da sguardi indiscreti, tra un bacio rubato ed un abbraccio sentito. Crollano i muri difensivi. Siamo uguali, indipendentemente dalle nostre fattezze. Ci mescoliamo. Non veniamo giudicati. L'impossibile diventa possibile. Ma, allora, perchè è il "Male"?
    Nella Luce tutto è oggettivo, quadrato. Da quando però le creature sono solo una cosa?
    Nel Buio, tutto è soggettivo. Intangibile. Per chi possiede una sensibilità fuori dal comune.
    L'essere umano è affascinante. Una scala di grigi. Scrigno ricolmo di così tante cose da essere un vero casino. Un puzzle con una moltitudine di pezzi che, se non si desidera ricomporre, non avranno nessun significato all'esterno.
    Ora vi racconterò una storia estrapolandone i concetti sopra citati. Trarrete voi le conclusioni, tuttavia quel che mi chiedo è il seguente quesito: dove oscillerà la vostra natura?

    Siete Lupi o docili Agnelli?

    "C'era una volta una ragazza. Era trasandata, indisciplinata, arrogante, spudorata ed egoista. La scuola non era il suo punto forte, raccontava molte menzogne rischiando d'allontanare qualunque tipo di legame si instaurasse con coetanei e non. Perse la stima dei suoi genitori per questo, nonostante il loro impegno nell'impartirle la dovuta educazione anche con metodi poco ortodossi nella speranza che, un giorno, avrebbe imparato a vivere nel mondo. Questo non accadde. Ella crebbe, venne cacciata di casa dopo l'ultimo scontro con la Madre ed iniziò a spacciare droga, rubare ed occupare abusivamente abitazioni non agibili o private per brevi periodi ti tempo. Alla fine capitò nel posto sbagliato. Al momento sbagliato. Con la persona sbagliata. Di Lei non si ebbe più nessuna traccia. Corpo scomparso, le sue poche cianfrusaglie dissolte nell'etere. Un funerale basato sul nulla, con lacrime e belle parole prima di esser gettata nel dimenticatoio d'una memoria recondita. <sarebbe stata una brava ragagazza se non...>"

    Triste mh? Diamo la colpa alla società, alla strada perduta. L'agnello di Dio allontanatosi dal gregge.
    Adesso desidero staccare il contatore. Camminate, miei prodi, nella valle oscura senza paura.

    C'era una volta una Ragazza al quale hanno strappato la vita ed i sogni.
    Trasandata, perchè non si è mai piaciuta.
    Indisciplinata, perchè le imponevano regole insensate e poco spiegate.
    Arrogante perchè avrebbe dovuto proteggere se stessa e ciò che amava, ritenuto all'esterno stupido ed infantile.
    Spudorata per ferire gli altri prima d'esser ferita.
    Egoista poichè nessuno le avrebbe dato la stessa importanza che poteva darsi Lei.
    Mentiva per rendersi interessante, per essere accettata. Poter anche solo immaginare un'esistenza diversa dalla realtà odiata.

    Veniva picchiata dai genitori per le motivazioni più disparate, anche per capricci normali per bambini di qualsiasi età e genere. Le risposte elargitele a qualsiasi richiesta o curiosità era un No.
    NO perchè non te lo meriti.
    NO perchè non hai avuto un comportamento consono.
    No perchè NO.
    Tutto peggiorò nel periodo scolastico, dove se non sei omologato al resto della classe, divieni bersaglio della loro frustrazione.
    La testa tra le nuvole era il nome della sua alienazione.
    A diociotto anni venne cacciata di casa dopo essersi opposta all'ennesima percossa da parte della Madre, non le diedero la possibilità di portar con se neanche la biancheria intima per un cambio. Iniziò a spacciare droghe, soldi facili ed immediati, rubando nei periodi di carestia e passando le sere più gelide in abitazioni abusive. Tre anni di inferno, vagabondaggio duri da poter sopportare. Assunse Crack per dissociarsi dal dolore, dalla disperazione. La Luna piena brillava alta nel cielo stellato, così luminosa da lasciar distinguere pallidamente il cavalcavia sotto il quale ella giaceva inerme in completa overdose. Non voleva morire così, non lo meritava. Lacrima a solcar la gota nel mentre, i muscoli, si irrigidivano per gli spasmi. Un uomo a raccoglierla dal pavimento umido. Ultime esalazioni prima d'un sussurro delicato all'orecchio.

    "Desideri l'eternità?"
    Altro
    Non è solita a guardare l'interlocutore, difatti, lo sguardo vagherà sempre altrove nonostante non è restia alla conversazione. La sua attenzione verrà catturata solo quando riuscirà a scorgere la scintilla, un bagliore perfettamente conforme ai suoi ideali e non, colui o colei che riterrà degna di mostrare gli specchi dell'anima. Di consueto bisogna creare un legame consolidato, da trattare con i guanti di velluto se non si vuole incorrere in vendette che arrivano quando meno lo si aspetta. Non è forse un piatto da gustare freddo? Maniacale, quasi autistica, anche nell'ordine degli oggetti. Devono avere un senso logico, in contrapposizione al suo aspetto trasandato e, alle volte, sciatto. Quando architetta piani o ragionamenti in pochi sanno che il nastro portato al polso destro verrà utilizzato per raccogliere la chioma corvina in una grezza coda, rituale ripetuto anche durante i combattimenti. Durante il banchetto, invece, le vittime potranno ammirarla in tutto il suo splendore perchè sarà l'unica (e l'ultima) volta in cui la guarderanno nel mentre impersonifica una Dea scesa in terra.


     
    Top
    .
0 replies since 9/10/2022, 00:27   12 views
  Share  
.