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Abel "The Rev" Pearson Età | 29/07/1658 (364 anni) | Luogo di nascita | Rodel, Ebridi Esterne, Scozia. | Sesso | M | Razza | Angelo | Stato economico | Benestante | Allineamento | Legale Neutrale | Lavoro | Esorcista Reverendo | Prestavolto | Boyd Holbrook | Scheda livello | Link alla scheda |
Chi osasse pensare che l’essenza angelica non abbia bisogno di esibizioni corporee, compirebbe il più sciocco dei peccati. Nei suoi quasi centonovanta centimetri d’altezza, sostenuti da poco meno di un quintale di ossatura e muscoli allenati, Abel mostra un corpo ingombrante, incapace di castigarsi nelle tuniche che tirano sempre un po’ troppo sulle spalle; l’andatura fiera è accompagnata sempre da un mento alto, alleato dello sguardo penetrante di chi ha avuto tempo e modo per conoscersi ed appropriarsi di una consapevolezza senza eguali. Glaciale nei caratteri, mostra una capigliatura bionda spesso scompigliata, barba del medesimo colore ed occhi che ricordano i ghiacciai islandesi. Si dice abbia un sorriso vispo capace di rapire qualsiasi sguardo, è un peccato che lo esibisca raramente. |
La distinzione è qui obbligata, per chiunque volesse approcciare alla conoscenza caratteriale del discendente divino. E lo è poiché la personalità è l’unico tratto nettamente distintivo che separa Abel da Cain, il Bene Assoluto dal Bene Necessario. Il primo, Abel, personalità dominante nella maggior parte della quotidianità, presenta i tratti tipici del più orgoglioso leader. È carismatico, attratto dalla centralità di se stesso in qualsiasi circostanza, la rigida educazione hanno col tempo confinato l’arroganza e l’egocentrismo, lasciando attorno a lui un’aura di potere e malia che non sfiora mai neppure per sbaglio l’eccentricità. È modulato, parla a voce bassa, estremamente educato ed incline all’altruismo caritatevole, possiede una fede terribilmente solida che non esita a porre davanti a qualsiasi altra tentazione terrena. Giungendo a Cain, la luce cambia drasticamente, macchiandosi di un purpureo alone peccaminoso fatto di sfrenatezza e impulsività. Munito di un sangue freddo che sfiora il cinismo, Cain non esita mai a perseguire la strada che reputa più giusta, e se questa include del sangue o peccati imperdonabili, allora assolve se stesso ricordando la più alta causa che muove ogni suo gesto. È privo di scrupoli, manca di compassione, sa essere irriverente e spietato talora le circostanze lo costringessero ad operare secondo schemi ben lontani dal più convenzionale metodo ecclesiastico. |
È il secolo dell’assolutismo monarchico, della rivoluzione scientifica, del barocco e della Congiura delle Polveri, uno squarcio temporale significativo per innumerevoli motivi, quello che vede l’erede angelico esalare il suo primo grido nel mondo. Combatterà per sopravvivere fin dal suo primissimo istante, Abel, annaspando nella povertà e nell’ignoranza di un albero genealogico dalle radici profondamente bigotte. La Fede sarà sua madre indiscussa, il Sacrificio un padre severo ma educante, ed ogni altra presenza corporea al suo fianco niente più che meri strumenti al servizio di una Devozione assoluta. La nascita di Cain è meno precisa, d’altro canto, ma non per questo trascurabile. Non si può dire che i due siano effettivamente coetanei, ma come figlio unico Abel non visse più di un decennio. Nell’istituto cattolico che lo educò non v’era spazio per la trasgressione, le punizioni sapevano essere rigide, e un bambino accecato dalla curiosità è in grado di scoprire un’infinità di metodi per infrangere il codice morale di un Dio intransigente. Non poteva accettare l’errore, la coscienza del più obbediente degli orfani, fu dunque costretta a relegare in una gabbia d’oro tutti gli istinti più proibiti, punibili, e condannabili. Una gabbia talmente consistente da prendere forma in una personalità tutta nuova, indipendente e ribelle, sprezzante dei comandamenti che la controparte aveva accettato e sposato ben volentieri; da quel momento non fu più Abel a peccare, ma sempre e solo Cain. Prendeva il sopravvento quando la tentazione si faceva impellente, quando per digerire la vita non bastavano più le preghiere, si premurava di tenere il più fragile dei due lontano da ogni blasfemia, avvalendosi dell’obbligo e del diritto di errare là dove Abel sapeva mostrarsi impeccabile. Presero i voti di comune accordo, perché a discapito dei metodi opposti entrambi perseguivano un comune obiettivo: ripulire il mondo. Il vizio, il marcio, la corruzione, erano tutte piaghe da estirpare in un modo o nell’altro, l’uno al servizio della legalità e il secondo pronto ad operare là dove la moralità proibiva. La storia scorreva al loro fianco, lasciandosi sporcare ora da una miserere ed ora da un’estrema unzione, tacita spettatrice di un binomio letale di determinazione e religiosità. Un efferato braccio armato nell’eterna guerra tra Bene e Male, non vi fu occasione in cui Abel si astenne dal contribuire alla causa. Oggi nulla pare cambiato, né l’esistenza pluricentenaria sembrerebbe aver scalfito le sue energie; come possono, e quando serve, le due controparti del Bene Assoluto si destreggiano ancora nell’instancabile lavoro di smacchiamento di un mondo ormai irreversibilmente corrotto. |
✟ È affetto da personalità multipla. ✟ Prega ogni mattina al sorgere del sole. ✟ Indossa sempre un collarino ecclesiastico, anche quando veste abiti laici. ✟ Cain ha un accento scozzese molto più marcato rispetto ad Abel. ✟ All'interno della chiesa di Saint Marcus ha allestito una sua personalissima stanza delle confessioni. |
Edited by Truth‚ Dare or Hell - 20/7/2022, 17:35
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