A Forgotten Legend

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    2022-07-06-14-47-18

    Echo Park | Domenica ore 11:30 |

    Big L versa in uno strano stato, riparato sotto un albero a continuare ad alcolizzarsi ripetutamente senza farsi problema alcuno del compito che avreste dovuto svolgere. Inebetito, attonito, è sicuro che Raul possa non avere una grande stima di lui, ma è ugualmente certo di aver percepito quel tocco psionico cercare di avvolgergli la mente.
    E così, se Big L, ha ceduto completamente al comandamento mentale, invece Emily sembra essersi difesa in qualche modo, pur venendo calamitata dall'alterco tra i due archeologi.
    Pavlo, invece, sembra essere un fattone sfatto a tal punto ch enessuna malia mentale sia in grado di smuovere la fattanza. Si limita a bere un paio di shottini in tranquillità di fronte al diniego dei presenti, quasi del tutto immune a dosi così basse di alcol. Si lascia circondare da Raul verso cui sorride ebete, annuendo alle sue parole, la distensione è il suo stile di vita.
    Zio, se vuoi distenderti...prova questa che ti stenderà più di un cannone elfico
    Apre la zip del giubotto di pelle e ne estrae una bustina di plastica con all'interno due piccole quadratini di gelatina glitterata. Per voi del campo non sarà complesso riconoscere due "lacrime di fata" una droga in voga tra i giovani, assunta genera uno sballo continuo e rilassato, una sorta di versione breve ed intensa di un paradiso in terra con il solo effetto collaterale di non poter più mentire per la sua durata d'azione.
    Dieci Camael e ti regalo il paradiso
    Offerta onesta, prezzo di mercato senza troppi rincari.
    Comunque mentre il parco si popola di numerosi Diurni, ringraziamo sempre Fabien, e la zona Sud vede sciamare invece i Notturni, l'alterco degli archeologi si fa sempre più rumoroso. Chi di voi si avvicinerà calamitato dalla malia mentale noterà che i due archeologi stanno letteralmente arrivando alle mani. Da un lato un timoroso archeologo spaventato dal Prof Crowley continua ad urlare al collega che se toccheranno il reperto il docente potrebbe ucciderli
    Lo ha già fatto! Secondo te perchè lo hanno trasferito da Londra?
    Aggiunge poi una serie di inquietanti dettagli circa un lugubre omicidio a seguito di una storia d'amore tossica con un'altra docente. Un menage a trois andato a finire male, almeno queste sono le voci di corridoio.
    Mentre vi avvicinate, muta di cani al seguito di Emily, notate come il ragazzo vestito di bianco allunga la mano verso il collega che si ammansisce subito e silenzioso si avvia verso la piccola area di scavo bordata da paletti e nastri gialli di sicurezza. Il ragazzo con la zazzera castana si avvicina a quella che sembra essere una banalissima rete da pesca, risalente sicuro a qualche secolo addietro. Chi di voi si è interessato alle radici storiche della città saprà sicuramente che poco lontano dall'Echo Park vi era il primo insediamento del Pueblo, comunità di pescatori e primo reale insediamento della zona, pescatori e commercianti, probabilmente quella rete è un loro lascito.
    Giunti allo scavo sentirete il rombo della magia agitarsi nella creazione di quello che è un portale di trasporto, creato dal ragazzo con i capelli corti e scuri che indossa una maglietta con un grande occhio di Horus disegnato sulla sua sommità. Lo vedete sorridervi mentre avanza verso il portale che comincia a risucchiarlo.
    La Verità è Assoluta
    Vi lascia con questo monito prima di scomparire all'interno del portale in uno schiocco rumoroso. Il povero collega archeologo, vittima di possibili ripercussioni da parte del Prof. Crowley, ha lo sguardo assente, eppure ha già scavalcato le transenne e si appresta a recuperare il reperto ittico che stringe tra le sue mani.
    Siete spettatori di qualcosa di speciale, ignoto, fortunati o maledetti sarà tutto da vedere.
    John, questo il nome del povero archeologo ipnotizzato, stinge tra le mani la rete e la solleva dai resti di terriccio presente. Solleva l'oggetto e non sembra accadere qualcosa di particolare, ma chi di voi è dotato di una sensibilità maggiore sicuramente potrà percepire il bagliore sinistro della magia che comincia a friccicare intorno a voi. Non è un incantesimo banale, o qualcosa di comune, ma un potere antico che si risveglia e trasforma la rete di corde in qualcosa di brillante e luminoso. Una luce fredda, blu come le sponde del lago, che pulsa e comincia a rivestire la figura di John che si trasforma in una novella torcia umana dalle tinte oltremare. Volteggia a mezz'aria mentre la magia lo investe e lo consuma trasformandolo in un ricettacolo di potere ed energia.
    Un sinistro scricchiolio è quello di una crepa che attraversa il corpo etereo di quello che un tempo du John, una ragnatele di crepe che origina dalla rete, si estende nel corpo del ricettacolo e poi si estende oltre, squarcia la materia e lo spazio a creare una vera e propria crepa nella realtà, la vostra realtà.
    Non...non può essere.
    Non era previsto! Non è possibile!
    Un'Ancore non dovrebbe essere qui!

    Indietreggia Emily con la sua muta di cani mentre il velo interdimensionale è stato squarciato ed una porta è stata aperta dalla Verità. E le porte sono sempre anticipatori di nuove conoscenze. Spire, viscide di squame verdastre si palesano oltre lo squarcio mentre una figura striscia oltre l'interspazio ed invade la vostra: un Demone delle Acque Nere. Si tratta di una creatura lunga oltre venti metri, che gira spire su spire di coda intorno il piccolo molo di legno su cui si abbarbica stritolandolo. Erge il busto mostruoso in tutta la sua possenza di oltre tre metri di altezza. Occhi piccoli e gialli che si puntano sul gruppo lì vicino, snuda zanne letali ed un eco abissale che vi investe come saluto di morte.
    Emily, ormai destata dal sogno stralunato in cui era immmersa, osserva il corpo di John bruciare arso dal potere scaturito dalla rete che alimenta lo squarcio dimensionale che si fa sempre più ampio e pericoloso; diversamente dal corpo di John, il carburante di questo rituale, che comincia a polverizzarsi sempre più rapidamente. Nuovi esseri striscianti si cominciano ad avvicinare alla breccia e vi osservano con occhi piccoli e lattiginosi.
    Tenete occupato quel Demone!
    Tenete i Diurni lontani!
    Chiamate aiuto! Lucius! Raul!

    E chiama a raccolta i suoi cani che si dispongono intorno a lei. Brillano le rune sul corpo di Emily, splendenti e brillanti come se fossero appena state incise. Ululano i cani mentre una coltre di sigilli runici comincia a ad illuminarsi sotto il pelo isipido. Concentrata allunga le mani verso la breccia che viene circondata da catene di rune e glifi che cominciano ad arginare la crescita di quella pericolosa breccia, o almeno limitano l'uscita di ulteriori creature.
    Eppure sembra esser ancora ben lontana dal compimento della sua opera.
    Non è compatibile con l'Ancora e lo sta divorado! Presto l'Ancora lo esaurirà e sarà contenibile.
    E voi?
    Voi avete a che fare con un mostro abissale, che sembra intenzionato ad eliminare l'ostacolo al richiamo dei suoi fratelli da un diverso piano di esistenza. Inoltre, i rombi, i tonfi, ruggiti e strane luci, hanno calamitato l'attenzione dei diurni dal resto del parco, che a frotte, incuriositi ed un po' timorosi per i più recenti eventi terroristici, cominciano a marciare verso la zona Sud.




    Benvenuti alla Quest di Apertura del TDH!
    Continua la nostra avvenutura ed entriamo nel vivo.
    Chi si avvicinerà ai due archeologi noterà come uno di questi è un Nascosto che si da alla fuga dopo aver probabilmente ipnotizzato il compagno. Il povero John recupera il reperto che reagisce al suo tocco sancendo la morte dell'archeologo (ovviamente colpa di Crowley) e l'attivazione di uno squarcio dimensionale.
    Emily, navigata ed esperta nel settore, riconosce in questo avvenimento l'attivazione di un Ancora, un manufatto antico in grado di manipolare le connessioni tra i mondi. Chi di voi ha ricevuto una formazione presso gli Istituti può conoscere di cosa si tratta, altrimenti potete rifarvi a vecchie dicerie e leggende. In ogni caso a vostra conoscenza le Ancore sono una vecchia storia, qualcosa che si studia, ma di cui si hanno perso le tracce ormai da secoli. Invece Emily sembra essere piuttosto sul pezzo.
    L'Ancora non sembra "compatibile" con il povero John che viene consumato come carburante per la creazione dello squarcio dimensionale.
    Purtroppo per voi un demone abissale sguiscia fuori dal portare ed è intenzionato ad eliminare Emily, che attiva subito un rituale di contenimento per evitare il peggio. Purtroppo il rituale di Emily, per quanto efficace, sembra che avrà bisogno di tempo per dare i suoi frutti.

    Vi ritrovate a gestire due scenari:
    - Un Demone abissale minore, lungo circa una trentina di metri, per metà serpente marino, attorcigliato al molo, e per metà mostro, alto circa 3 metri, dotato di zanne ed artigli. Il corpo è rivestito da squame e pinne viscide. Sembra aver già riconosciuto in Emily la causa del problema e comincia ad avvicinarsi al suo gruppetto. Vi saluta amorevolmente con un ruggito che genera una sensazione di terrore e paura (non è una tecnica a consumo, ma vi genera un malus da giocare e da tener conto coerentemente con il carattere del vostro personaggio).
    - Decine di Diurni curiosi che stanno sciamando verso la zona Sud a causa dei rumori e dei trambusti sentiti. Per vostra fortuna la zona Sud è piuttosto riparata ed il mostro al momento si trova in un'insenatura dietro una piccola foresta di palme, ma se non fate qualcosa presto vedranno quanto sta avvenendo.

    Stato Alterato a causa della Malia:
    Chi non si è difeso dalla Malia mentale avrà a disposizione un solo Slot Azione per questo turno a causa di uno stato di stordimento profondo.
    Chi si è difeso solo con Basso invece avrà tutti i suoi Slot azione ma sarà calamitato verso i due archeologi.
    Chi si è difeso con un Moderato, sarà libero di agire.

    Alcolismo:
    Chi ha bevuto o berrà più di 3 on-shot si ritroverà con una ubriachezza leggera che vi porterà a sottovalutare la situazione e prenderla con leggerezza (malus di gioco), ma di contro sarete immuni da eventuali influenze ad area (come l'aura spaventosa del demone).

    Lacrime di fata:
    In caso di consumo posterò un esito con gli effetti di questa droga. Per il giusto prezzo, e se non fermato, Pavlo è pronto a vendere a chiunque il suo prodotto.

    Posizioni:
    Mad, Rhona, Fabien, Raul, Pavlo e Big L al limitare dell'area Sud
    Emily, Abel vicino la banchina dove si trova il Demone e l'area archeologica


    Chiedo a tutti di inserire a fine azione uno spoiler in cui riportare:
    - Condizioni di salute (riportando se avete ferite o stati alterati, appunto come al confusione di cui sopra)
    - Punti Mana (ricordo a tutti che si parte da 100 ed i consumi dipendo dal vostro livello e sono riportati in scheda livello)
    - Eventuali oggetti/famigli che avete portato con voi
    - Eventuali tecniche che avete utilizzato (ricordo che quando scagliate una tecnica potete decidere un consumo, basso, moderato o critico, a cui utilizzarla. Il consumo dipende dal livello della Classe. Quindi se la Classe è avanzata, potete scegliere tra tutti e tre i consumi. Se la classe è Media, solo tra Moderato e Basso. Se la classe è Base, solo Basso. In generale trovate dettagli Qui)


    Scadenza: 25 Luglio ore 24:00
     
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    Reya Khan | 24 y.o. | Whitch | scheda livello
    L'arrivo di Fabien non fu una sorpresa, ma di certo complicò quella che parve essere a un primo impatto una pacifica riunione tra vecchi amici. Certo, se si andava a ignorare che Madyson e Rhona si erano lasciate in malo modo e quello era il loro primo incontro e che Reya e Fabien parevano avere il tatto di due elefanti zoppi in una cristalleria, allora la situazione andava a complicarsi parecchio.
    «Oggi sei più perspicace del solito.»
    Commentò la strega nel sentire la sua voce, mentre quel che succedeva intorno li risucchiava in una realtà di cui, fino a quel momento, aveva unicamente sentito parlare.
    Gli fece cenno di starle vicino. Aveva come la netta sensazione che Madyson non fosse in grado di darle retta e Rhona... quando mai lo aveva fatto?
    Ciò che accadde da lì in avanti fu piuttosto incomprensibile per lei, e lo sarebbe stato del tutto se non avesse fatto affidamento su quel che poteva sentire. Le urla e lo squarcio furono ciò su cui si concentrò principalmente la sua attenzione, ignorando quel che tale Ancora stava facendo al povero ragazzo che era entrato in contatto con essa; le mani condotte alle tempie mentre le dita della mancina stringevano il bastone e il cielo sopra di lei veniva coperto dal volo di Diaval.
    Captò distintamente parole senza senso, ma ciò che la distrasse da tutta quella confusione in cui si sentiva sola e sperduta fu il ruggito di un animale, una creatura che non apparteneva a quel mondo.
    «Che diavolo è?!» Domandò nel panico più totale, vittima della confusione che le stordiva la mente.
    Non le servì vedere per rendersi conto di cosa si fosse palesato davanti agli occhi di chi era in grado di rimanerne terrorizzato, le parole di una donna furono sufficienti a farle comprendere l'origine del mostro e a farle acquisire un certo grado di lucidità nonostante i passi indietro e il rischio di cadere.
    Non si sarebbe azzardata ad avvicinarsi alla creatura per poter avere un contatto diretto con lei e costringerla ad ascoltare il suo volere, ma, tirando conclusioni affrettate, sarebbe potuto risultare utile riuscire a convincere qualcuno a dar loro una mano. Qualcuno che non apparteneva al loro mondo.
    «Riuscite ad ammansirlo un po'? Devo poterlo toccare.»
    Doti straordinarie le sue, peccato che fossero legate ad esigenze di forma di cui non poteva fare a meno. Il contatto visivo era per ovvi motivi escluso a priori e la sua mente in quel momento faceva piuttosto fatica a pensare a qualcosa di più efficace del banale chiedere aiuto.
    «I vinculum vobiscum.»




    Reya cerca di affacciarsi sulla dimensione demoniaca per entrare in contatto con chiunque possa essere in grado di richiamare a sé il mostro, o di aiutarli in qualche modo. Nel mentre chiede aiuto ai presenti affinché possa entrare in contatto diretto con la creatura per ammansirla.

    - Condizioni di salute: stato di confusione
    - Punti Mana: 80/100
    - Oggetti/Famigli: Diaval, il corvo.
    - Tecniche: I vinculum vobiscum
    • Descrizione: Può affacciarsi alla dimensione angelica o a quella demoniaca per cercare un contatto diretto con uno dei suoi abitanti.
    • Classe di riferimento: Divinatore
    • Tipologia di danno: supporto, psionico
    (Consumo Medio)
     
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    Madyson Turner | 24 y.o. | Stregone | scheda livello
    In seguito, non avrebbe saputo definire se lo stato di confusione fu maledizione o benedizione. Sicuramente una mente così annebbiata andò ad inficiare anche sulla sua reazione alla vista di Rhona; faceva sempre male, ma una buona parte della sua mente era offuscata dal richiamo che proveniva dalla zona sud del parco.
    Sentì indistintamente Reya nominare dei famigli e pensò ai numerosi cani della donna con cui aveva avuto un breve scambio di battute poco prima e la sentì chiaramente chiamarla. Madyson non era nelle condizioni di essere mentalmente presente, ma con la mano sfiorò il braccio dell'amica per fare sentire la sua presenza e darle un'idea della direzione che stava intraprendendo.
    Fu invece Rhona a dar voce all'ovvio e se Madyson fosse stata in sé l'avrebbe fulminata con una battuta poco elegante sulla sua perspicacia.
    Appunto, fortunatamente, non era in sé.
    «Io non ci sono andata al tuo funerale.»
    Purtroppo non era in sé.
    Non si rese davvero conto di ciò che aveva appena detto ma non le importava nemmeno. Non sapeva se fossero Fate o Sirene, nulla di ciò che percepiva la aiutava ad identificare il richiamo, dolce e dannato allo stesso tempo.
    Non prese la vodka offerta da Rhona e accolse l'arrivo di Fabien con nient'altro che un cenno del capo, gli occhi occupati ad osservare ciò che stava accadendo vicino allo scavo archeologico.
    Sembrava che i due uomini stessero quasi per arrivare alle mani e una piccola, confusa, parte della mente di Madyson pensò pure di starsene lì a godersi lo spettacolo. Quest'ultimo, però, si fece un po' troppo spettrale per i suoi gusti.
    Quella che si materializzò di fronte a loro fu magia, una crepa luminescente che non riuscì ad identificare. Capì solo che fosse una porta quando ne vide uscire un mostro, nel senso più letterale che esista.
    Le urla di Emily la riportarono per un attimo alla realtà, ma il ruggito che fuoriuscì, potente e terrificante, dalle fauci del demone la immobilizzò per qualche secondo.
    Istintivamente, Madyson arretrò di un paio di passi, andando ad urtare Rhona, che si trovava dietro di loro. Non chiese scusa ma, fingendo indifferenza, gli occhi cercarono il volto di Fabien.
    «Offri vodka dall'altro lato del parco» un suggerimento che uscì dalla sua bocca con tono apatico. Fabien avrebbe potuto attirare l'attenzione su di sé - non avrebbe dovuto essere troppo difficile per lui - e trascinare una buona parte di quella folla altrove.
    La sua grande idea. E unica.
    Non aveva la più pallida idea di come si ammansisse una bestia del genere, quindi non era in grado di assecondare la richiesta di Reya, e non riusciva a riflettere con chiarezza.
    Così, non le restò altro da fare se non provare a distrarlo.
    «Ammansire non lo so, ma proviamo così.»
    Con un sospiro, cercò quel coraggio che non aveva per guardare il demone negli occhi. Non aveva la minima idea di cosa potesse in qualche modo tranquillizzare un mostro, ma focalizzò nella sua mente uno scenario diverso dall'Echo Park.
    Una distesa sterminata di nulla, niente persone, nessun altro essere vivente. Immense colline di sabbia ocra e un rumore, indefinibile, nella zona che avrebbe dovuto essere dal lato opposto rispetto alle persone.
    Con un po' di fortuna il demone avrebbe visto e sentito ciò che stava vedendo e sentendo lei e magari l'avrebbe destabilizzato per qualche istante.
    Sperava il tempo necessario affinché Reya facesse ciò che doveva fare.


    Madyson interagisce con Reya, Rhona e Fabien.
    Prova ad utilizzare una tecnica a consumo moderato per distrarre per qualche secondo il mostro:

    • Nome Tecnica: Imagine
    • Descrizione: è in grado di creare immagini nella mente di un'altra persona tramite il contatto visivo, sarà sufficiente che lei le visualizzi nella sua mente affinché il bersaglio le veda a sua volta. Crea illusioni visive e uditive.
    • Classe di riferimento: Mentalista
    • Tipologia di danno: attacco, psionico

    Condizioni di salute: stato confusionale dovuto alla Malia.
    Punti Mana: 74 (-8 per tecnica con consumo basso, -18 per tecnica a consumo moderato)

     
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    Rhona Nadira Khan | 24 anni | Stregone | scheda livello
    E dopo Madyson, fu Fabien. Anch’egli troppo cambiato dall’ultima volta per poter sperare in una proiezione spettrale, i capelli più lunghi, la voce più adulta, era come se l’universo si fosse impegnato per rigurgitarle addosso tutto il passato in netto anticipo rispetto ad una sua auspicata preparazione.
    «Se avessi saputo che era prevista una rimpatriata avrei portato un diario per le dediche.»
    Un cenno della mano al mannaro, e un pensiero sfuggevole al proprio egoismo che le aveva impedito di informarsi sull’andamento sociale di quella vecchia combriccola un tempo sempre sulla cresta dell’onda.
    Sembravano un po’ tutti più consumati, per essere trascorsi solo cinque anni.
    Quel che sembrava non conoscere invecchiamento, piuttosto, era l’affilatezza della lingua di Madyson, un’arma letale che Rhona aveva conosciuto bene nel tempo, ma sempre come spettatrice, a volte alleata e complice, mai aveva creduto di vedersela puntare alla gola con quella disinvolta efferatezza.
    «Non deludi mai le aspettative.»
    Un male accettabile, quasi piacevole, se escludeva tutta l’indifferenza che Rhona aveva follemente temuto di ritrovare. Accompagnò quelle parole con uno sbuffo ironico, un sorrisino appena accennato, prima che lo squarcio dimensionale accecasse tutti con la prepotenza di un big bang.
    Si impegnò a scolarsi l’ultima bottiglia a disposizione, prima di sospirare di un torpore tutto nuovo, ottenebrante, più utile del previsto ad una sopportazione in perenne affaticamento.
    «Cristo, sul serio?» Ma che roba era quella? «Un po’ troppo megalomane persino per Los Angeles.»
    Bofonchiò, quasi annoiata. Al contrario degli altri, complice certamente il grado alcolico nel suo sangue, Rhona non avvertì il bisogno di arretrare, al contrario, fissò gli occhi stretti di risentimento sul bestione marino quasi si aspettasse di vedere qualcosa in più, la mente che registrava autonoma il riferimento alle Ancore, qualcosa di cui aveva letto sui suoi libri proibiti, ma di cui mai aveva sentito riscontri reali.
    Una distrazione, quella, che le costò l’urto del corpo di Madyson ben più concreto delle immagini sensoriali masticate dalla sua mente. L’istinto la portò ad allungare un braccio dietro alla vita dell’altra, sorreggendola per evitare incidenti, un contatto che non prese in considerazione le conseguenze di una vicinanza inopportuna, pericolosa, capace di intersecare gli sguardi per non più di una frazione di secondo, prima che tutti i trascorsi si frapponessero tra loro portandole ad allontanarsi di nuovo, come fosse l’unica cosa che riusciva sempre bene.
    Deglutì un respiro amaro, sgusciando quindi di lato per guadagnare il fianco di Fabien, al quale avrebbe indicato col capo la folla in avvicinamento.
    «Ti copro le spalle.»
    Se lui poteva essere il divo sotto ai riflettori, lei avrebbe operato dall’ombra.
    Socchiuse gli occhi per recuperare la concentrazione necessaria, assaporò la quiete che discese nella sua mente non appena le sinapsi si destarono dal torpore, quindi spinse i confini del raggio d’azione il più in largo possibile, tentando di includere nella dimensione operativa il maggior numero di bersagli. Avrebbe modificato i contorni della memoria, gli ultimi ricordi, avrebbe rimescolato i dadi che avevano condotto più vicini i primi curiosi affinché dubitassero delle proprie azioni, e trovassero potenzialmente una rapida distrazione.
    Una parte di lei continuava a chiedersi come fosse possibile una reale considerazione delle Ancore in un banale sito archeologico di Echo Park, l’altra parte, per fortuna, era completamente in balia della vodka bevuta.


    Recap: Interagisce con Fabien e Madyson, quindi si sposta verso la folla di diurni per tentare di manometterne i più recenti ricordi affinché dimentichino ciò che li ha attratti verso quell'area del parco.

    Salute: Ubriaca.
    Mana: 54/100
    Tecniche:
    CITAZIONE
    • Nome Tecnica: Memorabilia.
    • Descrizione: Capacità di alterare i ricordi altrui.
    • Classe di riferimento: Mentalista.
    • Tipologia di danno: Attacco, psionico.
    Consumo: Critico.


     
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    FREDDIE | 17 | Virtù (Discriminazione) | LIVELLO

    Mentre chattava con il catfish di turno, nonché potenziale serial killer, un richiamo attirò la sua attenzione. Il richiamo dell'alcol. Qualche genio del marketing aveva organizzato un evento promozionale in cui regalavano shot di vodka. Say no more. Freddie ritirò i piedi dall'acqua e senza rimettersi le scarpe, balzò in direzione dei gogo boys & girls che facevano da promoter. «Yo dolcezza, cosa mi fai assaggiare?», strizzò l'occhio a una brunetta che distribuiva samples. Puntava alla vodka, ma se la tipa avesse voluto dargli altro avrebbe ovviamente accettato più che volentieri. Pervy much? Sapeva perfettamente quel che faceva. La sua Virtù lo dotava del giudizio necessario a riconoscere quale fosse il modo appropriato per rivolgersi a una fanciulla, ma non per questo lo avrebbe fatto. Era più divertente essere impudenti e molesti.

    La ragazza fece buon viso a cattivo gioco e gli appioppò diverse boccette per toglierselo di torno. Freddie prese un tiro dalla sigaretta compiaciuto del suo bottino. Trangugiò prima uno shot di ciascun gusto tradizionale, trovando nel mandarino il sapore migliore. Passò quindi a farsi dare dei campioncini dei tre gusti tropicali. Quindi, decretò pompelmo l'Absolute winner.

    Stava per farsene dare un altro assaggio, ma una strana confusione gli pervase la mente. Seppur avesse trangugiato 6 shot di vodka con 35° gradi all'ombra, riconobbe che non era la sbronza, ma qualcosa di più insidioso. Come un automa si avviò a piedi scalzi verso il limitare dell'area sud. C'erano dei lavori in corso, o roba simile, delimitati da un nastro giallo. Era stato attratto in quella direzione ma non sapeva dire da cosa o perché. Come lui, un manipolo di persone aveva fatto lo stesso. Si guardò intorno, alla ricerca di spiegazioni o per lo meno di un indizio su cosa stesse succedendo. Era confuso, stordito, non riusciva a mettere insieme i pensieri, ma non a causa dell'alcol, non del tutto almeno. Con la sigaretta accesa ancora in mano, prese un tiro, sperando che il fumo lo distendesse, schiarendogli le idee.

    Fortunatamente, tra le persone che erano lì, uno sembrava avere proprio ciò che faceva al caso suo. «Bro, ho sentito bene?», avrebbe puntato Pavlo che nel frattempo elogiava le proprietà distensive della sua roba, «è proprio quello di cui ho bisogno!», l'unico modo per combattere lo stordimento è stordirsi ancor di più, innit? Si avvicinò e cacciò il portafogli. «Facciamo nove e mi lasci il tuo contatto così hai un nuovo cliente fisso, uh?», tecniche di negoziazione 101.

    Meanwhile, mentre Freddie continuava a fare l'esatto opposto di quello che gli diceva il suo miglior giudizio, al centro dell'area limitata dal nastro giallo, il caos prese il sopravvento.
    Stralunato, e anche un po' alticcio, osservò i bagliori di luce con fredda apatia, mentre sul molo faceva capolino un mostro che si ergeva ben oltre tre metri di altezza. Ruggiva adirato. Freddie arcuò la fronte, portandosi il mozzicone della sigaretta alle labbra. Prese un tiro, «suppongo che questo non sia parte dell'evento Absolute?», domandò a Pavlo perplesso. Confuso, non sapeva se essere impressed dagli effetti scenici o depressed dall'imminente morte che li stava per colpire. «Nel dubbio... say cheese!», cacciò lo smartphone e dopo aver puntato la fotocamera contro il mostro marino, attivò il flash magico che aveva sul dispositivo. Un lampo accecante avrebbe dovuto folgorare l'inquietante nuovo arrivato. Un diversivo per guadagnare tempo, il necessario a capire se doveva darsela a gambe o meno.

    truth, dare or hell?




    Freddie è vittima della Malia + ha bevuto 6 shot. È stordito e ubriaco, ovviamente vuole comprare la droga da Pavlo.
    Usa la tecnica n°3 "Say cheese!" per accecare il mostro (consumo basso, 8 E).


    - Condizioni di salute: stordimento da malia + ubriachezza da 6 shots
    - Punti Mana: 100 - 8 = 92
    - Eventuali oggetti/famigli: smartphone; skateboard; occhiali da sole; sigarette
    - Eventuali tecniche che avete utilizzato:
    n° 3. Nome Tecnica: Say cheese!
    • Descrizione: il flash del suo telefono spara un lampo accecante che compromette la vista dell'avversario, utile come diversivo
    • Classe di riferimento: Tecnocrate
    • Tipologia di danno: Fisico
     
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